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Quando ci conoscemmo nel 1962 durante una Bussola on Stage, Fausto Leali finalmente stava
emergendo con un grande pezzo del passato scritto da Andrea Bixio intitolato Portami tante rose. Diventammo subito amici ed io gli suggerii, con la voce che si ritrovava, di cambiare genere musicale e di passare ad una musica "più moderna". Gli regalai il 45 giri dei Beatles (comprato da me all'estero) intitolato "Please Please Me" che incise un anno dopo. Fu grazie a quello che, ma non solo, diventò quello che poi divenne, e che lo sbloccò anche da una innata timidezza che a volte gli impediva persino di salire sul palco per la "paura" del pubblico. Che invece già lo adorava. Ci frequentammo per diversi anni, poi le nostre strade si divisero inevitabilmente, come spesso succede nel nostro mestiere, ma grazie ad un amico comune,abbiamo potuto rivederci quasi con le lacrime agli occhi per la gioia, ripassando tutti gli episodi più spassosi della nostra "gioventù"! Per una serata ci siamo risentiti ancora venticinquenni.... Ps-Come per Peppino di Capri, al quale "passai" Let's Twist Again, anche in questo caso per Fausto Leali successe la stessa cosa. Infatti a quell'epoca nessuno, all'infuori di noi, dei Brutos, aveva la fortuna di lavorare in tutto il mondo e quindi di avere sempre in anteprima i 45 giri delle diverse Hit Parade musicali, e che io, non essendo un cantante, quando rientravo in Italia "regalavo" ai miei amici più cari. E per Fusto Leali ci fu anche un seguito: siamo nel 1966, gli suggerisco "Hurt!" di Timi Yuro che lui, qualche mese dopo, nel 1967, fa diventare.. "A chi", il suo piu' grande successo discografico, o quantomeno il suo ingresso trionfale nell'Olimpo della Hit Parade italiana. |
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